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Neuroestetica, seminario del 25 novembre

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Si è svolto venerdì 25 novembre presso l'Ateneo Regina Apostolorum a Roma, il sessantesimo seminario del gruppo di ricerca interdisciplinare di Neurobioetica (GdN). La tematica trattata, quella della neuroestetica, ha coinvolto tre relatori principali: la prof.ssa Maria Addolorata Mangione, il dottor Alberto Passerini e la dottoressa Manuela De Palma


La prof.ssa Mangione ha inquadrato la neuroestetica da una prospettiva filosofica e neurobioetica. 


In occasione di questo evento, il dott. Passerini e la dott.ssa De Palma hanno illustrato alcuni casi clinici tratti dalla loro esperienza psicoterapeutica psicodinamica con le opere d'arte dell'impressionismo. 

Su questo aspetto applicativo, si può leggere il recente volume "Neuroestetica ed esperienza immaginativa" (2016). 


Di seguito, alcune foto del seminario. 




L’attività di ricerca neuroscientifica all’Università Europea di Roma: implicazioni cliniche ed etiche

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Seminario del GdN 16 dicembre - L’attività di ricerca neuroscientifica all’Università Europea di Roma: implicazioni cliniche ed etiche
Carissimi membri e amici del Gruppo di Neurobioetica (GdN), un cordiale saluto. Il prossimo seminario del GdN del mese di dicembre si è svolto venerdì 16 alle 17:00 presso la nostra sede a Roma. L’evento, intitolato L’attività di ricerca neuroscientifica all’Università Europea di Roma: implicazioni cliniche ed etiche ha avuto come relatori i professori Benedetto Farinae Claudio Imperatori. La Coordinatrice del corso di Laurea in Psicologia della UER, professoressa Claudia Navarini ha concluso i lavori presentando il nuovo indirizzo della laura magistrale in Psicologia, indirizzo in neuroscienze cliniche
Ringrazio i colleghi per la disponibilità e per la professionalità nel loro impegno accademico e di ricerca.
Come sempre è stato possibile seguire in diretta l’evento collegandosi tramite il canale YouTube del Gruppo di Neurobioetica. Nei prossimi giorni verrà pubblicata una sintesi dell'evento con fotografie. I membri e amici del GdN riceveranno il link alla video-registrazione. Il prossimo seminario è in programma per venerdì 20 gennaio 2017Buon lavoro. Cordiali saluti,
Prof. P. Alberto Carrara, L.C.
Coordinatore del GdN

Report - L’attività di ricerca neuroscientifica all’Università Europea di Roma: implicazioni cliniche ed etiche

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Roma, 20 dicembre 2016

Report seminario 16 dicembre

Carissimi membri e amici del Gruppo di Neurobioetica (GdN), un cordiale saluto. Il seminario di venerdì 16 dicembre intitolato L’attività di ricerca neuroscientifica all’Università Europea di Roma: implicazioni cliniche ed eticheè andato molto bene. Ringrazio i professori Benedetto Farina e Claudio Imperatori per averci condiviso le loro interessanti ricerche neuroscientifiche.

La prima tipologia di studi presentati nel seminario hanno riguardato i processi normali e patologici del sonno. Cf. Farina B et al. Heart rate and heart rate variability modification in chronic insomnia patients. Behav Sleep Med. 2014;12(4):290-306.

Successivamente sono stati presentati diverse ricerche riguardanti la EEG Cortical Connectivity
Tra gli altri, cf. Modification of EEG functional connectivity and EEG power spectra in overweight and obese patients with food addiction: An eLORETA study. Brain Imaging Behav. 2015 Dec;9(4):703-16. Modification of EEG power spectra and EEG connectivity in autobiographical memory: a sLORETA study. Cogn Process. 2014 Aug;15(3):351-61. Aberrant EEG functional connectivity and EEG power spectra in resting state post-traumatic stress disorder: a sLORETA study. Biol Psychol. 2014 Oct;102:10-7. Alterations of EEG functional connectivity in resting state obese and overweight patients with binge eating disorder: A preliminary report. Neurosci Lett. 2015 Oct 21;607:120-4. Default Mode Network alterations in alexithymia: an EEG power spectra and connectivity study. Sci Rep. 2016 Nov 15;6:36653.

Inoltre, sono stati presenti studi riguardanti in neurofeedback. Tra gli altri, cf. Coping food craving with neurofeedback. Evaluation of the usefulness of alpha/theta training in a non-clinical sample. Int J Psychophysiol. 2016 Nov 12. pii: S0167 8760(16)30794-2.

Prima di aprire l’interazione tra i relatori e i membri presenti e quelli partecipanti via skype o Hangout, è stato sottolineato come le neuroscienze stesse siano utili alla clinica e abbiano un valore etico

A chiudere i lavori, la Coordinatrice del corso di Laurea in Psicologia della UER, professoressa Claudia Navariniha presentato il nuovo indirizzo in neuroscienze cliniche della laurea magistrale in Psicologia della UER.

Il prossimo seminario del GdN, il primo del nuovo anno 2017, è programmato per venerdì 20 gennaio. Maggiori dettagli verranno comunicati in seguito.

Cordiali saluti,

Prof. P. Alberto Carrara, L.C.
Coordinatore del GdN


Psico-somatico o Somato-psichico. Il corpo fra posture ed imposture

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Roma, 11 gennaio 2017
Seminario GdN 20 gennaio 2017

Carissimi membri e amici del Gruppo di Neurobioetica (GdN), un saluto e ancora auguri di un buon inizio d’anno.
Ecco la locandina-invito alla tematica del nostro prossimo seminario intitolato Psico-somatico o Somato-psichico.Il corpo fra posture ed imposture che si svolgerà venerdì prossimo 20 gennaioalle ore 17:00 presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum a Roma (aula Master, 1° piano). 
Interverrà il dottor Espedito De Leonardis che ringrazio anticipatamente per la disponibilità. Sarà possibile seguire l’evento in diretta tramite il canale YouTube del Gruppo di Neurobioetica cliccando direttamente qui
Il seminario del prossimo mese è fissato per venerdì 24 febbraioRinnovo a tutti l’augurio di un proficuo anno nuovo. Cordiali saluti,
Prof. P. Alberto Carrara, L.C.
Coordinatore del GdN

Report - Psico-somatico o Somato-psichico. Il corpo fra posture ed imposture

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Roma, 24 gennaio 2017
Report seminario GdN 20 gennaio 2017 - Psico-somatico o Somato-psichico.Il corpo fra posture ed imposture

Carissimi membri e amici del Gruppo di Neurobioetica (GdN), un cordiale saluto. Il seminario Psico-somatico o Somato-psichico.Il corpo fra posture ed imposture dello scorso 20 gennaioè andato molto bene. Ecco alcune foto dell’evento.


Il seminario del prossimo mese è fissato per venerdì 24 febbraio.

Cordiali saluti,


Prof. P. Alberto Carrara, L.C.
Coordinatore del GdN

Seminario BINCA sulla coscienza

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Questo pomeriggio in Messico, il sedicesimo seminario di BINCA, il gruppo "gemello" del GdN in Messico, dedicato alla tematica della coscienza. Per maggiori informazioni in lingua spagnola, cliccare sulla pagina ufficiale fb di BINCA

Settimane mondiali del cervello APRA-UER-SISPI dal 2012 al 2017

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Roma, 16 febbraio 2017
Seminario GdN 24 febbraio 2017 – Settimane mondiali del cervello APRA-UER-SISPI dal 2012 al 2017

Carissimi membri e amici del Gruppo di Neurobioetica (GdN), un cordiale saluto. Il prossimo seminario di venerdì 24 febbraio (ore 17:00 presso l’aula Master, 1° piano, dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum a Roma) sarà dedicato a ripercorrere le cinque Settimane Mondiali del Cervello (le BAW, Brain Awareness Week) promosse dalla DANA Foundation, che il GdN e la S.I.S.P.I. hanno organizzato dal 2012 all’APRA e all’UER (Università Europea di Roma).
In occasione dell’anniversario dei 15 anni dalla “nascita canonica” della neuroetica (San Francisco, 13-14 maggio 2012), verrà lanciata la sesta edizione, quella che si realizzerà giovedì 16 marzo 2017, e che sarà intitolata: Neuroethics: Remapping the Field. Stiamo in fase di definizione della scaletta, dei relatori e delle attività complementari che si potranno svolgere il 16 e il 17 marzo.

Di seguito, le cinque edizioni 2012-2016 e le rispettive pubblicazioni degli atti.
2014, Memoria e Alzheimer, Rivista Studia Bioethica, IX/2, 2016 (atti 2013 e 2014)
2015, Neurodiritto, in fase di pubblicazione
2016, Neuroestetica, in fase di pubblicazione
A presto. Cordiali saluti,
Prof. P. Alberto Carrara, L.C.
Coordinatore del GdN

Neuroetica: a 15 anni dalla nascita

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In occasione dell’anniversario dei 15 anni della nascita della neuroetica, all’interno della Settimana Mondiale del Cervello (Brain Awareness Week) 2017 promossa dalla DANA Foundation, il Gruppo di ricerca in Neurobioetica (GdN) dell’APRA (Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma) in questa sesta collaborazione con la SISPI (Scuola Internazionale di Specializzazione con la Procedura Immaginativa) ha organizzato un pomeriggio di riflessione e pratica sperimentale intitolato: “Neuroetica: a 15 anni dalla nascita. Filosofia, psichiatria, neuroscienze cliniche, psicoterapia con l’uso dell’immaginario come via di espressione dell’Essere”.
L’evento si svolgerà giovedì 16 marzo dalle 15 alle 19:00, presso l’Aula Master (1° piano) dell’APRA, via degli Aldobrandeschi, 190 a Roma e verrà video-proiettato a Milano presso la SISPI in via C. Menotti 11 sabato 18 marzo (15-19:00).
Interverrà un panel internazionale di professionisti tra Italia, Spagna e Messico.
Oltre all’APRA di Roma e alla SISPI, parteciperanno tra gli organizzatori il Gruppo BINCA(Bioética Clínica y Neuroética Anáhuac) e l’Università Europea di Roma (UER, Facoltà di Psicologia).
A 15 anni dalla nascita (2002-2017) l’incontro prevede una riflessione sul concetto, sulla metodologia e su diverse applicazioni della neuroetica. Di particolare interesse saranno le applicazioni di neuroscienze cliniche e l’uso psicoterapeutico dei temi ricavati dalle opere d’arte quale accesso a vari livelli della coscienza (neuroestetica ed esperienza immaginativa in psicoterapia). A conclusione, alcuni studenti di psicologia della UER presenteranno alcune delle ricerche sperimentali in neuroscienze cliniche e qualche strumento neurotecnologico impiegato. 

Neuroetica: a 15 anni dalla nascita, diretta streaming

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Segui la diretta streaming, oggi dalle 15 alle 19:00, cliccando qui

Neuroetica: a 15 anni dalla nascita, fotogalleria

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Giovedì 16 marzo, in occasione dell’anniversario dei 15 anni della nascita della neuroetica, all’interno della Settimana Mondiale del Cervello(Brain Awareness Week) 2017 promossa dalla DANA Foundation, il Gruppo di ricerca in Neurobioetica (GdN) dell’APRA(Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma) nella sesta collaborazione con la SISPI (Scuola Internazionale di Specializzazione con la Procedura Immaginativa) ha organizzato un pomeriggio di simposio internazionale di riflessione e pratica sperimentale intitolato: “Neuroetica: a 15 anni dalla nascita. Filosofia, psichiatria, neuroscienze cliniche, psicoterapia con l’uso dell’immaginario come via di espressione dell’Essere”. L’evento che ha avuto una numerosa partecipazione, soprattutto giovanile di studenti, si è svolto dalle 15 alle 19:15, presso l’Aula Master (1° piano) dell’APRA, via degli Aldobrandeschi, 190 a Roma e verrà video-proiettato quest'oggi, sabato 18 marzo a Milano presso la SISPI in via C. Menotti 11 (15-19:00).

Una neurobioetica globale quella che si è interfacciata in questo simposio: sono intervenuti in diretta tramite hangout professionisti tra Italia (Roma), Spagna (Madrid), Stati Uniti (Washington) e Messico (Città del Messico, DF).

Oltre all’APRA di Roma e alla SISPI, hanno partecipato tra i co-organizzatori il Gruppo BINCA (Bioética Clínica y Neuroética Anáhuac) e l’Università Europea di Roma (UER, Facoltà di Psicologia).


A 15 anni dalla nascita (2002-2017) l’incontro si è strutturato in tre grandi parti: una riflessione sul concetto, sulla metodologia e su diverse applicazioni della neuroetica. 

Di particolare interesse sono state le applicazioni in ambito neurochirurgico, di neuroscienze cliniche e l’uso psicoterapeutico della poesia quale accesso a vari livelli della coscienza (neuroestetica ed esperienza immaginativa in psicoterapia). 

A conclusione, alcuni studenti di psicologia della UERhanno presentato alcune delle ricerche sperimentali in neuroscienze cliniche e qualche strumento neurotecnologico impiegato. Di seguito la scaletta del programma dettagliato con i titoli dei relatori. 

Programma
Video Brain Awareness Week

Alberto García, Direttore della Cattedra UNESCO in Bioetica e Diritti Umani 

Alberto Carrara, Neuroetica: a 15 anni dalla nascita. Un po' di storia per comprenderne la natura

Mariel Kalkach-Aparicio, José Damián Carrillo-Ruíz, A different classification for Neuroethics to recognize Neurobioethics

Maria Addolorata Mangione, Esigenze formative per la costituzione di una metodologia interdisciplinare in Neurobioetica

Angela Ales Bello, Fenomenologia e neuroscienze


Aurelio Rizzacasa, Le neuroscienze: situazione di frontiera per la filosofia

Marie Challita, Cervello empatico: radice dell’etica sociale

Maria Luisa Pulito, Epistemologia e psichiatria

Aldo Spallone, Neurochirurgia da sveglio (Awake surgery)


Alberto PasseriniLa città sommersa: Immagini Creative ricavate dalla poesia

Manuela De Palma, L’albero rosso: psicodinamica evocabile con le opere d’arte

Claudio Imperatori, Linee di ricerca in neuroscienze cliniche all’Università Europea di Roma

Giulia Maestoso, Noemi Amoroso, Eleonora Pizzi, Enrico Maria Valenti, Presentazione di alcune ricerche sperimentali in neuroscienze cliniche all’Università Europea di Roma





Claudia Navarini, Conclusione

UNESCOBIOCHAIR: Neurobioethics Research Group plans for Brain Awareness Week

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By Giulia Bovassi
Abstract
The Research Group of Neurobioethics dedicated its February 24 meeting to planning for the the March 16, 2017 sixth session of Brain Awareness Week, promoted by Dana Foundation, entitled “Neuroethics: Remapping the Field”. The event provides a space for reflecting on the historic context and various meanings of the neologism “neuroethics.” In addition, the event offers an exploration of the new field of the neuroesthetics. The conference helps participants renew their reflection on what makes us specifically human, in the light of non-reductive neurosciences. Read more at the unescobiochair.org here...

Neuroetica: a 15 anni dalla nascita, i video

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Prima parte, sino al minuto 35'

...continua la seconda parte

Transumanismo e neuropotenziamento. Oggi in diretta streaming ore 22:30

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Il gruppo di ricerca “gemello” BINCAdell’Università Anáhuac nord di Città del Messico ha organizzato per quest'oggi, venerdì 12 maggio un interessante evento sulla tematica emergente del transumanismo e neuropotenziamento. I relatori sono: la prof.ssa Thelma Peón, che parlerà sul transumanismo e il neurobioeticista di fama internazionale James Giordano che tratterà il neuropotenziamento.

Questa 19esima sessione del gruppo di ricerca BINCA verrà trasmessa in diretta streaming alle ore 22:30 (ora d’Italia – 15:30 ora di Città del Messico) di oggi, venerdì 12 maggio e si potrà seguire dal canale YouTube di BINCA cliccando quiIl video di promozione dell’evento è visualizzabile qui sotto, mentre il messaggio d'invito del prof. James Giordano lo si può vedere cliccando sul profilo facebook di Neuroeticae Neuroscienze

BRAINFORUM. Cervello, fisica dei quanti e libero arbitrio

Mind, Brain, and Body. A Neuroethical Perspective – Padua – May 17th-19th, 2017

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Mente, cervello e corpo: una prospettiva neuroetica. Questo è il titolo del prossimo convegno annuale di neuroetica che aprirà a Padova domani, 17 maggio, e che si concluderà venerdì 19. Anche quest'anno tra gli ospiti, due "grandi": il filosofo Ned Block e lo scienziato, esperto in correlati neurobiologici della coscienza, Giulio Tononi. Per maggiori informazioni relative al programma completo, clicca qui sul sito ufficiale della SINe, Società Italiana di Neuroetica. 

L’IPNOSI E LA PSICOTERAPIA ERICKSONIANA, DALLA CLINICA ALLE NEUROSCIENZE

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Venerdì 26 maggio, ore 17:00, aula Tesi, Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, via degli Aldobrandeschi, 190, 00163 Roma. Il prossimo seminario interdisciplinare del Gruppo di ricerca in Neurobioetica (GdN) avrà come tematica l'ipnosi, dalle sue radici storiche, cliniche, sino alle recenti evoluzioni nella prassi psicoterapeutica alla luce della "rivoluzione" prodotta dagli studi neuroscientifici. 

Ne discuterà il dottor Massimo Cotroneo, psicologo e psicoterapeuta, docente a contratto presso l'UER (Università Europea di Roma) e membro del GdN. 

Sarà possibile seguire in diretta streaming l'evento collegandosi qui di seguito al canale YouTube del GdN

Report del seminario sull’ipnosi e la psicoterapia ericksoniana

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di Giulia Bovassi

Abstract.Venerdì 26 maggio 2017 il Gruppo di ricerca in Neurobioetica (GdN) ha aperto al pubblico il seminario interdisciplinare sul tema dell'ipnosi nel modello teorizzato da Milton H. Erickson, padre dell'ipnoterapia moderna. L'incontro condotto dal professore Massimo Cotroneo, esperto psicoterapeuta, ha proposto una panoramica sulla tecnica a partire dalla visione comune fino all'applicazione terapeutica, recente oggetto di studio delle neuroscienze.

Interessante l'approfondimento proposto dal Gruppo di ricerca in Neurobioetica (GdN), presso l'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, in collaborazione con la Cattedra UNESCO di Bioetica e Diritti Umani e l’Istituto Scienza e Fede, dal titolo «L'ipnosi e la psicoterapia ericksoniana, dalla clinica alle neuroscienze», centrato sul tema dell'ipnosi in una breve panoramica storica dalla pratica (tra mistero magico-esoterico a luoghi comuni) alla clinica, nel recente accreditamento accademico-scientifico. 

A sostenere il seminario il Dr. Massimo Cotroneo, presidente dell'AIDoPS, professore presso l'Università Europea di Roma (UER), psicologo clinico e psicoterapeuta specializzato in Ipnosi Clinica e Psicoterapia Ericksoniana, il quale ha conseguito il dottorato sulle neuroscienze nell'ambito della plasticità neuronale. A moderare l'incontro il professore P. Alberto Carrara, coordinatore del GdN e fellow della Cattedra UNESCO.

L'ipnosi, dal greco hýpnos “sonno”, è un termine nato in riferimento ad un particolare stato di coscienza, assimilato alla condizione intermedia fra sonno e veglia. Ciò a cui assistiamo oggi è una rivalutazione dell'ipnosi grazie all'approdo nelle ricerche neuroscientifiche del fenomeno terapeutico legato alla pratica ipnotica, quindi all'applicazione clinica della tecnica. Dal punto di vista scientifico solo nel '900 le neuroscienze hanno avviato un chiarimento sui processi neurofisiologici di questo strumento, sfatando l'usuale mistero, dal carattere magico-rituale sciamanico e tribale, legato all'asservimento dell'ipnosi come tentativo di guarigione da mali complessi, ottenibile mediante stati di coscienza alterata focalizzata sulla sofferenza e l'autosuggestione. È un processo graduale, quello che ha condotto da posizioni, ancora oggi diffuse, segreganti la pratica unicamente “all’occulto” del suo funzionamento all’indagine scientifica (avvenuta grazie all’ausilio di moderni mezzi diagnostici, come ad esempio EEG e fRMI) sulle modificazioni cerebrali attivate durante la seduta terapeutica, dove il paziente viene indotto da un soggetto esterno (terapeuta) in uno stato mentale alterato, chiamato trance. Nel tempo l’ipnosi ha conosciuto periodi di sfiducia e altri di fiducia, alternanza non priva di avvicinamenti sperimentali, che con Milton H. Erickson ha raggiunto una sorta di stabilità tutt’ora in graduale evoluzione.

Così il professore Cotroneo ci introduce all’ipnositerapia ericksoniana, oggi tra le più accreditate nella prassi clinica. Il padre della moderna ipnosi ha conferito, con le sue teorie (la cui origine è una situazione di personale sofferenza fisica), una svolta rivoluzionaria alla classica applicazione della trance ipnotica, fondata su un approccio sostanzialmente “naturale” dello stato di coscienza alterato del paziente sottoposto a seduta ipnotica e centrato sull’unicità del soggetto attivo, nonché sull’accondiscendenza ad un lavoro collaborativo fra terapeuta e paziente. Erickson parla di “trance naturale” come condizione di coscienza comune ed esperibile quotidianamente, da qualsiasi persona, in contesti dissimili da quelli clinici; contesti nei quali si è particolarmente assorti e dissociati dalla realtà esterna a causa di una focalizzazione massima della concentrazione su di un pensiero stimolato da agenti altri e transitori. Novità imprescindibile della teoria ericksoniana è lo spessore qualitativo dell’alleanza terapeutica come garanzia di beneficio della terapia stessa: allestendo un contesto di simmetria ed elasticità, adattabile secondo la specificità del paziente, accerchiata da un terreno eterogeneo e imprevedibile. L’attenzione rivolta alla sinergia tra le due parti comunicanti è un punto di forza dell’ipnosi moderna la quale, a differenza dell’impostazione classica, privilegia una sorta di accompagnamento comprensivo della persona, le cui difficoltà vengo affidate al terapeuta abbassando le difese intime protettive. Viceversa, prima di questa impronta “spontanea”, la seduta psicoterapeutica bloccava l’esplorazione di sé del soggetto secondo l’immagine di una disparità condizionale fra chi detiene il “potere” d’azione (terapeuta) e colui che vi si deve sottoporre, privo di possibilità di controllo. Massimo Cotroneo ha marcato, in tal senso, la peculiarità del contatto fra interno ed esterno, abito di un approccio comunicativo che, nello stato di trance, consente un lavoro approfondito del paziente su di sé, il quale, secondo la teoria ericksoniana, è già proprietario di quanto necessario per gestire le diverse situazioni, per quanto nella seduta egli venga inconsciamente guidato verso stati dissociativi. Lo scopo dell'ipnositerapia è riuscire a far giungere il paziente nei luoghi più ostili del suo inconscio, cioè lì dove autonomamente non è in grado di arrivare: mentre l'ipnosi tradizionale focalizzava le sue tecniche sull'autosuggestione rivolgendosi a soggetti indiscriminati, nei metodi ericksoniani conta il singolo e perciò l'abilità preparatoria della fase antecedente lo stato di trance (comprensivo di linguaggio verbale, non verbale, comportamenti, reazioni), momento di “semina” e di “disseminazione” per incanalare il singolo ai suoi problemi.

Attualmente l'ipnosi è una pratica molto plastica sfruttata e sfruttabile in vari ambiti, da quello orientale meditativo a quello sportivo, fino al confine terapeutico per casi di dipendenze, problematiche alimentari e di conflitti psichici, arrivando al supporto anestetico in chirurgia. Entrata nell'oggetto di studio proprio delle neuroscienze e conseguentemente nella pratica clinica, l'ipnosi chiede, alla pari di altre modalità terapeutiche, che venga fatta luce sulle problematiche bioetiche relative. Una sorta di principio precauzionale deve porsi in modo particolare nei confronti della risposta pubblica alla pratica: come evidenziato dal professore durante il seminario, le radici storiche del metodo ipnotico sono lontane sia nel tempo sia nell'indole -contestuale e costitutiva- della tecnica; invece estremamente recente è l'incorporazione tra le analisi neuroscientifiche, sicché vige il pericolo di un vuoto informativo nei potenziali sottoposti alle sedute, spesso ragione di forti perplessità. È nell'interesse comunitario adoperarsi affinché vi sia disponibilità di una lettura rigorosa e scientificamente fondata della pratica, qualora a questa vi si faccia ricorso a scopo terapeutico, in luoghi idonei predisposti al tipo di percorso assistenziale. Coerentemente con la mission della cattedra UNESCO in Bioetica e Diritti umani, il confronto sistematico fra esperti concorre a una maggiore specificazione della questione, affinché possa darsi la tutela dei principi in gioco per il bene, il rispetto e la dignità della persona. In tal senso fondamentale sarà delineare e trasmettere ai pazienti un vademecum che tuteli la loro integrità e la privacy, il cui controllo in situazioni di coscienza alterata, dove viene parzialmente meno la proprietà esclusiva del diretto interessato, è esposto e vulnerabile. Questo è indispensabile al fine di arginare una possibile manipolazione (impropria), da parte del terapeuta (o di colui che abusivamente si autocertifica come tale), lesiva della libera richiesta d'aiuto. Come è stato sollevato al termine dell'incontro, la prospettiva incerta sulle conseguenze (a lungo termine) e l'ipotesi di un futuro (se non già sperimentato) utilizzo dell'ipnosi per potenziare capacità cognitive “standard”, sono quesiti che ribadiscono l'esigenza di un approfondimento accademico. D'altra parte, un uso guidato, scientifico ed eticamente corretto del mezzo, risulterebbe idoneo a benefici talvolta anche estranei al puro luogo clinico, come le indagini criminologiche. Considerando inoltre la tutela della libertà religiosa, la quale potrebbe in determinati culti trovarsi a disagio con la pratica ipnotica, si fa ancor più pregnante un consenso informato alla cura il più possibile consapevole che l'induzione allo stato di trance, così come l'autoriflessione guidata che fa seguito, siano dati oggettivi, al fine di ovviare contrasti legati ad altre sfere d'applicazione dell'ipnosi.

L'indagine, in costante evoluzione, e i benefici fino ad oggi resi noti dalla divulgazione scientifica lasciano ben sperare che tale tecnica, in modo particolare nel moderno modello ericksoniano, possa offrire ulteriori finestre di aiuto alla tradizionale prassi psicoterapeutica, grazie anche all'approfondimento fornito dalle neuroscienze.

Hypnosis and Ericksonian Psychotherapy: from clinical medicine to neurosciences

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The Neurobioethics Research Group (GdN), during its latest meeting on May 26, hosted an interdisciplinary seminar about hypnosis, focusing on Milton H. Erickson’s method, father of modern hypnotherapy. The meeting was conducted by prof. Massimo Cotroneo, psychotherapist, and proposed a panoramic overview on techniques, starting from the common p.o.v. to its therapeutic application as recent subject matter of neurosciences’ research. Read more...

Dal trapianto di testa all’identità personale, dai diritti umani all’escatologia. Un anno di riflessione sulle ultime frontire del transumanismo

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Roma, 19  giugno 2017
Carissimi membri e amici del Gruppo di Neurobioetica (GdN), buongiorno. Come annunciato, il prossimo incontro di giugno lo dedicheremo all’organizzazione e pianificazione delle attività di ricerca-pubblicazione-formazione che per il 2017-2018 verteranno sulla grande ed emergente tematica del “Transumano e Postumano”. L’incontro si svolgerà venerdì 23 alle 17:00(aula Tesi, 1° piano dell’APRA). Il tema della linea di ricerca sarà:

Dal trapianto di testa all’identità personale, dai diritti umani all’escatologia. Un anno di riflessione sulle ultime frontire del transumanismo: la parola alla neurochirurgia, alle neuroscienze, alla psichiatria e psicologia, alla filosofia e teologia, al diritto, alle questioni sul consenso informato, sulla vulnerabilità dei soggetti (pazienti e appartenenza nazionale) implicati, sulla dignità e sul valore del nostro corpo”.
Ringrazio sin d’ora coloro che già mi hanno comunicato idee, proposte, possibili collaborazioni in merito a questo filone. Cordiali saluti,
Prof. P. Alberto Carrara, L.C.
Coordinatore del GdN

Progetto di ricerca GdN: Dal trapianto di testa all'identità personale, dai diritti umani all'escatologia

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di Giulia Bovassi

Abstract
Ha avuto luogo, nel pomeriggio del 23 giugno, l'incontro di chiusura per l'anno 2016/2017 del Gruppo di Ricerca interdisciplinare in Neurobioetica (GdN), presieduto dal coordinatore P. Alberto Carrara, LC, con la partecipazione attiva dei vari membri e collaboratori. L'occasione è stata conclusiva, ma allo stesso tempo d'apertura per la programmazione della linea di ricerca e formazione 2017-2018, che avrà come tema “Dal trapianto di testa all'identità personale, dai diritti umani all'escatologia. Un anno di riflessione sulle ultime frontiere del transumanismo”.

Il seminario, svoltosi presso l'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum in collaborazione con l'Istituto Scienza e Fede e la Cattedra UNESCO in Bioetica e Diritti Umani, ha proposto, con una disamina dettagliata e partecipativa, le linee generali del percorso formativo di ricerca e approfondimento che intende proseguire per il prossimo anno accademico 2017-2018, anno che vedrà protagonista uno dei temi più accattivanti ed emergenti del mondo neuroscientifico e bioetico, quello del transumanismo e, nello specifico, la questione del “tanto atteso” trapianto di testa, il cui tentativo previsto per dicembre 2017, e del persistente problema, a monte e a seguito dell'evento, attorno all'identità personale. 
Come ben specificato nell'introduzione al seminario, e poi ripreso più volte nella natura stessa degli interventi, l'argomento troverà spazio di analisi e discussione sotto diverse prospettive: dalla neurochirurgia alle neuroscienze, ai contributi psichiatrici e psicologici, agli approcci filosofici, teologici approdando al diritto, con particolare risalto alla problematica del consenso informato per soggetti in condizioni di vulnerabilità, e circa il valore della corporeità insieme alla consapevolezza dell'importanza del corpo in rapporto alla persona.
Il primo trapianto di testa nell'essere umano (o, come sottolineato da professor A. Carrara, trapianto di gran parte del corpo) è da considerarsi un passo decisivo verso le aspirazioni transumaniste, motivo per cui non solo la notizia permane sotto i riflettori mediatici nazionali, ma anche di attivi e influenti movimenti contemporanei dediti al transumano, oltre che rappresentare, certamente, un evento di sbarramento per la ricerca scientifica. Il neurochirurgo italiano, il dottor Sergio Canavero, condurrà l'equipe che collaborerà con lui alla procedura dello Human Head Transplantation che ad oggi sembra verrà effettuata in Cina presso l'Harbin Medical University, con un volontario dal corpo sano la cui identità ancora incerta (inizialmente doveva essere un tetraplegico russo poi sostituito da un condannato alla pena capitale in Cina per ovviare a problematiche di compatibilità). Durante l'incontro, il GdN, coerentemente alla sua indole interdisciplinare, ha visto la presentazione di diverse voci esperte ognuna delle quali ha accennato al tipo di contributo di cui portavoce, suggerendo interrogativi o tematiche utili al progetto di ricerca per l'anno 2017-2018, abbozzando così già la panoramica a 360° di copertura per l'intero percorso, del quale verranno tirate le fila conclusive nel secondo modulo del Corso Estivo della Facoltà di Bioetica/Corso Estivo Scienza e Fede in calendario per luglio 2018 sul potenziamento e tecnologie emergenti, tempo preceduto da un frutto maturo dell'approfondimento in occasione della prossima Settimana Mondiale del Cervello (Brain Awareness Week) promossa dalla DANA Foundation. Seminari e tavole rotonde di dibattito verranno svolte attorno all'argomento, dagli aspetti neurochirurgici, bioetici, giuridici, psicologici, antropologici, filosofici e psichiatrici a quelli sanitari e sociali, nelle ricadute a seguito del cosiddetto “trapianto di testa” e delle correnti scientifico-culturali retrostanti, così da garantire la possibilità di giungere, con la gradualità e la sistematicità di un percorso di approfondimento accademico e multidisciplinare, a disporre agilmente di strumenti concettuali rilevanti e solidi nella discussione aperta sugli interrogativi attorno all'identità e all'approccio del soggetto verso il proprio corpo (semantica più estesa rispetto alla fisicità).

L'apporto, al programma di ricerca, della Cattedra UNESCO in Bioetica e Diritti Umani, è stato anticipato dal direttore della Cattedra, il professore Alberto Garcia: il contributo sarà focalizzato sulla delicata e specifica problematica relativa al consenso informato, dapprima sollevata per ciò che concerne il nesso fra la prospettiva del trapianto e la posizione dei soggetti ritenuti maggiormente vulnerabili, quali pazienti tetraplegici o con patologie debilitanti il sistema motorio; ancora per persone il cui contesto politico-sociale e culturale di appartenenza non consente, direttamente o indirettamente, l'esercizio pieno dei diritti stabiliti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. I principi chiamati in causa proiettano l'attenzione sull'effettiva consapevolezza di un eventuale consenso, con un profondo atteggiamento di prudenza e cautela nel valutare come coscientemente libera la decisione di sottoporsi a determinati interventi in una situazione personale  intrisa e spinta dalla sofferenza, o di un vissuto talvolta disperato (tema per altro toccato dal professor Cotroneo unitamente al ruolo dell'ipnositerapia su pazienti vicini all'opzione terapeutica del trapianto, a partire dalle operazioni già realizzabili – mano, braccio, ecc..- i cui disagi altrettanto attestati e presenti in letteratura). Se a questo viene aggiunta l'ipotesi temporale, ovvero effetti collaterali futuri e prospettive ragionevolmente da attendersi dal punto di vista di qualità della vita, emerge rapidamente un'impasse su diversi fronti.
I–CONSENT (Improving guidelines for Informed Consent, including vulnerable populations, under a gender perspective) è il progetto europeo di notevole portata, concesso da Horizon 2020, Programma Quadro dell'Unione Europea per la ricerca e l'innovazione, vinto dal consorzio in cui partecipa la Cattedra UNESCO in Bioetica e Diritti Umani, che si preoccuperà per la durata di tre anni, di indagare sulle insenature del consenso informato, in modo particolare per quanto concerne le popolazioni vulnerabili. È un progetto nel quale la collaborazione fra i diversi partners si pone come scopo il miglioramento delle linee-guida di riferimento nella trattazione teorica e pratica del tema esteso a entrambi i sessi, al di là di limiti d'età e preventivamente rispetto all'insorgere di barriere culturali o religiose nel concreto di situazioni specifiche, quindi della messa in pratica del consenso. Un focus particolare sarà oggetto di studio della Cattedra sul tema delle vaccinazioni (verranno trattati con rigore e sistematicità i nodi cruciali, le difficoltà, legate soprattutto ai bambini/teenagers, alle donne, ancor più specificatamente alle donne in gravidanza) e dei problemi etici concernenti l'IC nella medicina, in particolar modo nella ricerca scientifica, prospettiva, quella ambita, di un risultato in grado di non garantire solo una vicinanza approssimativa tra cittadini e sanità, piuttosto un rapporto di collaborazione e interconnessione razionale e, a tutti gli effetti, informata. Il gruppo di ricercatori esperti della Cattedra UNESCO che si occuperanno del progetto discuteranno sugli strumenti etici, legali, scientifici, da fornire alla comunità per colmare alcune situazioni attuali di “vuoto”/difficoltà nella gestione del consenso a fronte del pluralismo culturale e religioso con il quale abbiamo il dovere di porci nella tutela e nel rispetto delle libertà e, in questo caso, dell'autodeterminazione dei soggetti coinvolti, in primis coloro che prestano fiducia al medico, allo specialista e alla ricerca. Chiaramente, in occasione di questo ultimo incontro del GdN, l'interessante collaborazione con i-CONSENT sarà di ricondurre costantemente l'attenzione alla libertà di pazienti gravati da patologie invasive alle quali fa seguito un vissuto esistenziale di sofferenza, talvolta condizionante la decisione del soggetto di sottoporsi a determinati interventi o trattamenti, come potrebbe verificarsi nel caso in analisi del trapianto di testa. Ecco che il Programma avrà come orizzonte non esclusivamente il termine legale della disponibilità al consenso del paziente e della validità giuridica della ricerca, ma sconfinerà all'etica e alla deontologia rimanendo concorde ad uno dei maggiori problemi sociali attuali in ambito sanitario: l'equilibrio tra fiducia e sfiducia; speranza possibile o illusoria; liceità o illiceità, fra loro interconnessi e non di rado barcollanti.

Il prossimo anno vedrà quindi lavorare assieme molte discipline e personalità autorevoli unite dal comune interesse verso l'uomo e il suo bene all'interno dell'innovazione neuroscientifica. 
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